Francesco Riggio
- 3 dic 2022
- Tempo di lettura: 3 min

RINASCITA

Rubrica "Poesie dell'Anima".

Un giorno muori, così, all'improvviso, ma il dolore rimane.

Rimane la sofferenza, rimangono le lacrime, la rabbia e la paura,

allora capisci che non sei morta davvero.

Rimani in vita essendo morta e rimani morta essendo viva.

Un Limbo in cui tutto è mescolato, confuso, disordinato.

Caos!

Poi un giorno, così, all'improvviso, rinasci e non sei più tu.

Sei tu di più...

Silvia Cacciatore (Studiosa di Naturosophia).

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DAL VANGELO

In verità, in verità vi dico: se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto. Chi ama la sua vita la perde e chi odia la sua vita in questo mondo, la conserverà per la vita eterna.

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TABULA RASA

Un vero "Ricercatore Spirituale della Verità" rinuncerà volentieri ai suoi "baluardi", al suo precedente "bagaglio di credenze", poiché egli non cerca "conferme" a ciò in cui già crede, ma piuttosto desidera andare avanti nella sua ricerca interiore.

Egli, pertanto, si aprirà a nuove informazioni, senza paraocchi, e se quest'ultime saranno più attendibili di quelle precedentemente credute vere, abbandonerà volentieri le vecchie per aderire alle nuove, più razionali e più funzionali.

ERACLITO: "Non conoscerai mai la verità se non sarai prima disposato ad accettare anche ciò che non ti aspetti".

Ciò che conosciamo è una goccia, ciò che non conosciamo è un Oceano!

Sono dunque più le cose che non conosciamo rispetto a quelle che crediamo di conoscere, ecco perché un atteggiamento umile è assolutamente importante nella ricerca della verità e del senso profondo dell'esistenza.

SOCRATE: "Il Saggio sa di non sapere, lo sciocco crede di sapere ogni cosa".

L'uomo Saggio sapendo di non sapere si apre alla ricerca della verità, lo stolto, invece, credendo nella sua presunzione egoica di sapere già tutto, tenderà a chiudersi nei confronti di una genuina ricerca della verità.

Al Naturosopho è dunque richiesto di fare "Tabula rasa" delle sue credenze precedenti, poiché esse saranno autolimitanti rispetto ad un avanzamento lungo il cammino di conoscenza.

Il non attaccamento è una "conditio sine qua non", e cioè una condizione assolutamente necessaria per il Ricercatore Spirituale, poiché se egli si fossilizza su una sola disciplina, una sola via spirituale, esoterica o in generale filosofica e culturale, si chiuderà ad una vera ricerca, la quale per essere realmente genuina deve anche essere "olistica", e cioè di più ampio spettro possibile.

La Naturosophia è un "Modello" di ricerca spirituale della verità e del senso profondo dell'esistenza, la quale unisce il pensiero scientifico a quello tradizionale, Scienza e Filosofia sono il massimo strumento disponibile all'essere umano per quanto riguarda la ricerca razionale del vero.

Il Nous, ovvero l'intelletto intuitivo di cui parlava Platone, è l'unione di "Intelligenza razionale" e "Intuito esoterico", il non plus ultra per accedere alla sintesi dal sapere umanamente conoscibile.

MEGLIO SEMPRE UNA VERITA' SCOMODA CHE UNA BUGIA RASSICURANTE

La Naturosophia pertanto non è una ricerca irrazionale dettata da impulsi inconsci o da attaccamenti a questa o a quella dottrina, a questa o a quella utopia rassicurante, essa è una ricerca scientifica e intuitiva della verità adatta solo a dei veri "Liberi Pensatori Spirituali", chi non è libero dai propri recinti ideologici non può dirsi un vero Naturosopho, ma può però affidarsi al metodo naturosophico per migliorare la propria ricerca e "ripulirsi, purificarsi e disintossicarsi" da credenze passate, irrazionali ed autolimitanti.

La Naturosophia, in conclusione, desidera aiutare il Ricercatore a "Rinascere", a lasciar morire l'uomo vecchio e a far nascere in sé l'uomo nuovo: l'Homo tre volte Sapiens: il Naturosopho!